Come ottimizzare i costi di imballaggio scegliendo il film estensibile giusto

Come ottimizzare i costi di imballaggio scegliendo il film estensibile giusto

In un mercato sempre più competitivo, ogni dettaglio della supply chain può influenzare il margine operativo. L’imballaggio, spesso considerato una spesa secondaria, ha invece un impatto diretto sui costi di logistica, sicurezza e sostenibilità. Tra i materiali più usati, il film estensibile è una soluzione pratica e versatile, ma per ottenere reali vantaggi economici è fondamentale scegliere il prodotto giusto.

Non tutti i film estensibili sono uguali, e un errore nella selezione può generare sprechi, instabilità dei carichi o uso eccessivo di plastica. In questo articolo vediamo come ottimizzare i costi di imballaggio valutando attentamente efficienza, resa per kg e resistenza alla perforazione.

Film estensibile: una spesa piccola con grandi effetti

Nastry, e-commerce che vende alcuni dei migliori film estensibili online, ci spiega che il film estensibile viene utilizzato per stabilizzare e proteggere i pallet, sia durante il trasporto che nello stoccaggio. Viene prodotto in rotoli, in polietilene lineare a bassa densità (LLDPE), e può essere applicato manualmente o tramite macchinari avvolgitori.

Essendo un prodotto di consumo quotidiano in magazzino, il suo costo incide in modo ricorrente sul bilancio logistico. Eppure, molte aziende valutano solo il prezzo al chilo, trascurando parametri tecnici fondamentali che fanno la differenza nel tempo.

Valutare l’efficienza di avvolgimento

Uno degli errori più comuni è confondere “film più economico” con “film più efficiente”. In realtà, la quantità di pallet che si possono imballare con un rotolo (ovvero la resa operativa) dipende da:

  • Spessore del film (in micron)
  • Capacità di pre-stiro (quanto può allungarsi senza rompersi)
  • Tipo di carico (leggero, irregolare, con spigoli vivi)
  • Tecnologia di applicazione (manuale o automatica)

Un film a basso costo ma con scarsa elasticità o resistenza può richiedere più giri o rovinarsi durante l’avvolgimento, generando sprechi o rotture. Al contrario, un film tecnicamente più avanzato può coprire più pallet con meno plastica, riducendo i consumi e il tempo impiegato.

Consiglio pratico: valuta sempre il costo per pallet, non il costo per chilo.

Resa per kg: meno materiale, stesso risultato

Con l’aumento dell’attenzione verso l’efficienza ambientale, molti produttori hanno sviluppato film estensibili ad alta resa, ovvero capaci di garantire la stessa tenuta con una quantità inferiore di materiale.

La resa per kg indica quanti metri di film utile si ottengono da un chilo di materiale. I film pre-stirati, ad esempio, offrono maggiore copertura con meno peso, perché sono già allungati durante la produzione e si deformano meno durante l’applicazione.

Un film standard da 23 micron può pesare di più ma coprire meno rispetto a un film da 12 micron ad alta resa, che avvolge con maggiore efficienza carichi leggeri o medi. Naturalmente, la scelta dipende anche dalla stabilità richiesta dal carico.

Benefici della resa elevata:

  • Meno plastica utilizzata per pallet
  • Meno rifiuti da smaltire
  • Meno spazio occupato a magazzino
  • Minor costo logistico per il trasporto della plastica stessa

Resistenza alla perforazione: evitare danni e costi extra

Altro parametro essenziale è la resistenza alla perforazione. Un film troppo sottile o di bassa qualità può rompersi facilmente su angoli vivi, carichi sporgenti o bancali irregolari, costringendo l’operatore a rifare l’avvolgimento o ad aggiungere materiale.

Le rotture non sono solo uno spreco di tempo e plastica: possono causare instabilità del carico, cadute durante il trasporto o danneggiamenti dei prodotti. E questi sono costi indiretti molto più alti rispetto al risparmio iniziale su un film più economico.

I film con formulazioni multistrato o rinforzi laterali offrono un miglior bilanciamento tra elasticità e resistenza alla lacerazione, anche su carichi misti o irregolari.

Quando conviene scegliere un film tecnico

Investire in un film estensibile tecnico (ad esempio prestirato, ad alta memoria elastica, a basso spessore ma alta resa) conviene in vari casi:

  • uso intensivo in magazzini con alta rotazione
  • necessità di velocizzare i tempi di imballaggio
  • riduzione degli scarti e aumento della sostenibilità
  • ottimizzazione dei trasporti e dei carichi su strada
  • automatizzazione dell’imballaggio con avvolgitori industriali

Nel medio termine, il maggiore costo unitario viene ampiamente ammortizzato dall’efficienza operativa e dalla riduzione di sprechi e incidenti.

Parametri da considerare per ottimizzare i costi

Per scegliere il film estensibile giusto e ottimizzare i costi di imballaggio, è consigliabile confrontare i prodotti in base a:

  • Tipo di carico (peso, dimensione, forma, sporgenze)
  • Metodo di applicazione (manuale, semiautomatico, automatico)
  • Volume giornaliero di pallet
  • Resa in metri per kg
  • Numero medio di giri per imballo completo
  • Stabilità e resistenza richiesta durante il trasporto

Meglio ancora se la scelta viene effettuata con il supporto del fornitore, attraverso test comparativi in condizioni reali, per identificare il film più adatto al proprio ciclo logistico.

Il film estensibile come leva strategica

Scegliere il film estensibile giusto non è solo una questione tecnica. È una leva di risparmio, di efficienza e anche di sostenibilità. Oggi i clienti sono sempre più attenti all’uso consapevole dei materiali da imballaggio, e anche le normative ambientali spingono verso una riduzione dell’uso della plastica.

Ottimizzare l’imballaggio significa abbassare i costi, migliorare l’immagine aziendale e ridurre l’impatto ambientale, tutto in un’unica scelta intelligente. E spesso, basta proprio una pellicola meglio progettata per ottenere risultati concreti su più fronti.

Serena Facchini

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