Industria 5.0 e smart factory: tutti I dati relativi alle tecnologie IoT

La profonda serie di innovazioni figlia dell’avvento dell’industria 5.0 si sta riflettendo in particolare sul mercato dell’Internet of Things. IoT è dopotutto sinonimo di smart factory, dal momento che la costante interconnessione tra sistemi e dispositivi all’interno di una fabbrica è alla base della quinta rivoluzione industriale. In questo scenario, non fa eccezione l’Italia. Il nostro paese si dimostra attento ai nuovi trend tecnologici, fondamentali per favorire l’affermazione dell’industria 5.0 e per incrementare la produzione. Andiamo a vedere tutto questo nell’articolo di oggi, scritto insieme agli esperti di Cignoli Elettroforniture.

Internet of things nell’industria 5.0: i dati

In termini numerici, il 2024 è stato un anno importantissimo per la crescita del mercato IoT italiano. L’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano parla di una crescita percentuale del +9%, per un valore pari a 9,7 miliardi di euro. A trainare il settore sono state proprio le smart factory, con un incremento del +15% dovuto anche all’integrazione tra IoT e intelligenza artificiale.

È importante sottolineare come l’Internet of Things non sia più una tecnologia di nicchia o legata solo all’ambito industriale. Secondo i dati, sul territorio italiano ci sarebbero circa 155 milioni di oggetti connessi in rete, ovvero 2,6 per abitante. La pervasività dell’IoT è un fattore positivo anche in ottica di transizione energetica ed ecosostenibilità, in quanto consente di ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi.

Buono anche il grado di consapevolezza delle industrie del Belpaese. Le iniziative di Smart Factory hanno interessato il 25% delle grandi aziende e il 22% delle medie imprese, con l’avvio di almeno un progetto nell’ultimo anno. Il crescente interesse nell’IoT è stato supportato anche dai numerosi incentivi per le soluzioni industriali. A stridere sono però le difficoltà riscontrate dal Piano Transizione 5.0, ancora poco accessibile. Un gran peccato se si considera il suo enorme potenziale: una più ampia adesione all’industria 5.0 porterebbe infatti a una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 del 2,6%, alleggerendo notevolmente l’impronta ecologica di tutto il settore industriale italiano.

Per quanto riguarda il connubio IoT-AI, il 55% delle grandi imprese e il 33% delle medie hanno già avviato progetti che prevedono le integrazioni tra le due tecnologie. Da migliorare è invece lo sfruttamento dei dati prodotti dai dispositivi IoT, grezzi o rielaborati che siano, che vengono utilizzati solo dal 48% delle aziende.

Altri settori e tecnologie adottate in campo IoT

La spinta rivoluzionaria dell’IoT non interessa solo la produzione industriale, come per esempio testimonia il successo delle smart car. Il settore delle auto intelligenti è addirittura quello complessivamente più rilevante, con un fatturato pari a 1,66 miliardi di euro, +7% rispetto l’anno precedente. Interessanti anche i numeri che certificano la crescita delle smart home: si parla di 900 milioni di euro e una crescita dell’11%, trainata in particolare dal comparto sicurezza.

Non solo industria 5.0 dunque, ma uno scenario eterogeneo. Tra le principali applicazioni dell’IoT vale la pena citare:

  • Applicazioni Smart Utility: 1,59 miliardi di euro, +15%
  • Smart Building: 1,37 miliardi di euro, +6%
  • Smart City: 1,03 miliardi di euro, +8%
  • Smart Logistics: 825 milioni di euro, +7%
  • Smart Asset Management: 360 milioni di euro, +9%

In significativo aumento anche la presenza di oggetti smart nelle case degli italiani. Ad oggi, quasi 6 persone su 10 (59%) dichiara di averne almeno uno in casa. Cinque anni fa, per intenderci, erano appena il 42%. Anche il binomio IoT-AI è percepito come un’opportunità, sebbene in maniera meno entusiastica rispetto al mondo industriale. Il 25% degli italiani, con un picco del 38% registrato tra i millennials, vede di buon occhio l’integrazione dell’intelligenza artificiale negli smart device domestici.

La sensazione finale è dunque quella di una crescita che, seppur già importante, ha ancora prospettive interessanti. I miglioramenti nella connettività, con ad esempio una maggiore diffusione del 5G o addirittura una futura transizione verso il 6G, potranno favorire ulteriori applicazioni IoT. Allo stesso tempo, lo sviluppo di algoritmi di AI sempre più complessi, consolideranno i sistemi intelligenti utilizzati sia dalle industrie, che dai consumatori privati.

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