Non è un mistero che una corretta igiene orale abbia ripercussioni positive sull’intero organismo. Per questo, andare regolarmente dal dentista non serve giusto ad avere un sorriso perfetto, ma anche a prevenire patologie e disturbi di varia natura.
Diversi studi stanno riscontrando una correlazione tra ictus e igiene orale. Un legame solo in apparenza bizzarro, se si pensa che alla base di una parodontite o di altre malattie della bocca vi sono batteri che possono diffondersi con facilità in varie parti del corpo. Ne abbiamo parlato insieme a DENS che lavora come dentista a Como.
Igiene orale e ictus: quale correlazione
L’idea che l’igiene orale possa avere un ruolo attivo nell’incidenza di ictus è stata presa in considerazione dopo avere riscontrato una concentrazione superiore alla norma di Streptococcus anginosus nell’intestino dei pazienti colpiti da colpo apoplettico. Il batterio in questione prolifera naturalmente nel cavo orale e nel tratto intestinale, ma una sua presenza eccessiva incide direttamente sulle funzioni cardiovascolari dell’organismo. Per sua natura, questo streptococco tende a infettare in maniera sistemica i tessuti. La sua alta capacità invasiva fa presupporre dunque un suo contributo a stati infiammatori e un aumento del rischio di ictus e ischemie. Nello specifico, l’azione dello Streptococcus anginosus è decisiva nella disfunzione endoteliale e nello sviluppo di placche aterosclerotiche, due dei principali fattori scatenanti di eventi ischemici.
Il ruolo del dentista è pertanto cruciale in ottica di prevenzione dell’ictus. Una parodontite ad esempio potrebbe già indicare una significativa alterazione del microbiota orale, e dunque far sospettare una altrettanto elevata presenza dello Streptococcus anginosus nel tratto intestinale. Curare prontamente le patologie diviene allora quanto mai fondamentale, ma non basta. L’odontoiatra deve valutare se suggerire cambiamenti alla dieta o ad eventuali terapie antibiotiche per riequilibrare la flora batterica. Una corretta modulazione del microbiota orale sarebbe in definitiva una delle chiavi per evitare che lo Streptococcus anginosus si diffonda nell’intestino.
Gli ultimi studi in merito
Uno degli studi più interessanti a conferma della correlazione tra igiene orale e ictus viene da Osaka. L’autore principale della ricerca, Shuichi Tonomura, ha sottolineato l’importanza di sviluppare un test rapido per rilevare la concentrazione batterica nella saliva. Uno strumento del genere garantirebbe maggiore tempestività nel rilevare squilibri nella flora batterica e un migliore calcolo della probabilità di ictus.
Un ulteriore contributo viene da uno studio condotto dal dott. Vincenzo Andreone e dalla dott.ssa Rosaria Renna. Secondo le loro stime, addirittura il 90% dei casi di ictus potrebbe essere evitato andando a lavorare preventivamente sui fattori di rischio. Una cifra enorme se si pensa che dopo un ictus, 5 milioni di persone all’anno riscontrano un peggioramento delle condizioni di vita a causa dei danni provocati.
Alcuni ricercatori finlandesi dell’Università di Helsinki, con in testa Jaakko Leskelä, hanno inoltre riscontrato uno specifico legame tra parodontite e ictus. Lo studio ha interessato 184 pazienti di età compresa tra i 20 e i 50 anni reduci da un ictus senza cause note. Il gruppo è stato confrontato con 164 soggetti di controllo. Gli esiti della ricerca sono stati decisivi. Si è innanzitutto riscontrato come i reduci da ictus presentassero una maggiore probabilità di parodontite. In aggiunta, la progressione di questa patologia era direttamente proporzionale alla gravità dell’ictus. Secondo lo studio anche alcuni trattamenti dentistici potrebbero rientrare tra i fattori di rischio di ictus, come ad esempio:
- Estrazioni dentali
- Trattamenti canalari
- Denti infiammati non trattati
Infiammazioni e patologie orali, come la parodontite, favoriscono in sostanza la penetrazione batterica nel flusso sanguigno e la progressiva diffusione dei microrganismi patogeni in tutto il corpo. Alla luce di ciò, il trattamento efficace delle patologie di bocca, denti e gengive, è da considerarsi un elemento assolutamente decisivo nella prevenzione di ictus e altri problemi cardiovascolari.
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