Bici elettrica: il mezzo di trasporto elettrico più diffuso

Bici elettrica: il mezzo di trasporto elettrico più diffuso

La vendita e l’utilizzo delle biciclette elettriche sta aumentando sempre più in tutto il mondo.

Un mezzo di trasporto che ha molti vantaggi, soprattutto perché è una valida risposta al problema dell’inquinamento causato dall’emissione di gas nocivi nell’atmosfera che rischia di rendere il nostro pianeta sempre meno vivibile e sano.

Un modo ecofriendly per spostarsi in modo agevole soprattutto in città, contrastando il traffico e riducendo i consumi, che anche in Italia ha ormai preso campo e che risulta essere il mezzo preferito da molti pendolari e in tutte quelle occasioni che si devono percorrere distanze non troppo lunghe.

Se non conosci ancora bene come funzionano le bici elettriche o stai pensando di acquistarne una, il nostro consiglio è di continuare a leggere questo articolo e di consultare le pagine di www.migliorebicielettrica.it, dove troverai notizie e informazioni utili sia sulla normativa vigente in Italia, sia schede dettagliate dei modelli più funzionali e interessanti oggi sul mercato.

Cosa sono le bici elettriche

Quando parliamo di bici elettrica, generalmente intendiamo biciclette a pedalata assistita, ovvero mezzi a due ruote che affiancano alla propulsione muscolare l’impiego di un motore elettrico. Pedalando, infatti, si attiva un motore alimentato da una batteria ricaricabile elettricamente.

È infatti importante distinguere le biciclette a pedalata assistita dalle biciclette elettriche pure, ovvero quella classe di bici elettriche che non offrono l’esperienza della pedalata e che in molti Paesi, compresa l’Italia, non sono equiparate alle biciclette tradizionali.

Il motore della bicicletta a pedalata assistita si attiva infatti solo se sollecitato dalla pedalata e smette di funzionare quando non si pedala o si raggiunge una determinata velocità (in Italia 25 km/h).

In commercio vi sono diverse tipologie di bici elettriche, proprio per andare incontro alle diverse esigenze dei ciclisti e all’utilizzo che se ne vuol fare:

  • bici elettriche da città (le cosiddette city e-bike);
  • mountain bike elettriche;
  • bici elettriche da trekking;
  • e-bike pieghevoli (particolarmente comode perché trasportabili con facilità nel bagagliaio dell’auto o sui mezzi pubblici).

Quanto sono diffuse le bici elettriche

I dati parlano chiaro: nel giro di pochi anni, in tutto il mondo, l’utilizzo delle bici elettriche è aumentato vertiginosamente, tanto da superare, in certi Paesi, addirittura le vendite delle biciclette tradizionali.

Il motivo che maggiormente spinge le persone ad acquistarle e a servirsene (non dimentichiamo che sono anche il mezzo ideale per attuare servizi di sharing, sempre più diffusi anche nelle nostre città), riguarda la possibilità di sostituire l’auto ogniqualvolta è possibile, e quindi soprattutto per tutti quei tragitti urbani quotidiani casa-lavoro o casa-scuola.

Con la bici elettrica, infatti, si contribuisce a un minor inquinamento atmosferico e acustico, si evitano problemi di traffico e di parcheggio, si ha un risparmio energetico ed economico e in più si sta all’aria aperta e si fa esercizio fisico. Un mezzo che causa inoltre minor stress dell’auto e che può rendere le nostre giornate più serene e meno convulse.

Un mercato molto fiorente, quindi, che non sembra rallentare proprio per la domanda sempre crescente e che vede molte aziende impegnate a progettare e produrre modelli sempre più performanti per gli spostamenti urbani e anche come mezzo per cicloturismo e sport.

Una crescita esponenziale, tra l’altro, anche a seguito dell’emergenza coronavirus: in questo momento, infatti, la vendita di biciclette elettriche è esplosa un po’ in tutto il mondo. Un incremento dovuto alla possibilità di poter stare all’aria aperta e di poter mantenere un adeguato distanziamento sociale, con in più il beneficio per molti di poter usufruire di incentivi economici (in Italia il cosiddetto “bonus mobilità 2020”) sull’acquisto di mezzi adatti alla micromobilità elettrica.

Serena Facchini

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