Come scegliere i camini senza canna fumaria

Come scegliere i camini senza canna fumaria

I camini senza canna fumaria non sono certo un miraggio, al giorno d’oggi. L’assenza di una via per incanalare i fumi verso l’esterno non è più un ostacolo. Le tecnologie disponibili consentono a chiunque di godere del fascino rétro della fiamma, anche a chi non dispone di una predisposizione per una struttura di stampo tradizionale.

Essi rappresentano, infatti, una soluzione adatta praticamente a tutte le tipologie di appartamento, amica dell’ambiente e del portafogli. Facilmente installabili, non richiedono autorizzazioni particolari, se non un’aderenza perfetta alle normative di legge. Per approfondire l’argomento, proseguire nella lettura delle righe che seguono.

Le ragioni per scegliere i camini senza canna fumaria

A gas, a bioetanolo, elettrico: non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ormai sono ben lontani i tempi in cui il classico caminetto a legna era l’unico modo per riscaldare gli ambienti all’interno della casa.

Attualmente, le opportunità senza elaborati sistemi per l’eliminazione dei fumi offrono innumerevoli benefici. Prima di tutto, l’inconveniente di dover fare lavori all’interno di un appartamento viene eliminato in automatico, in quanto basta praticare un foro di almeno 8 cm di diametro alla parete prescelta.

Ciò implica non dover effettuare faticose operazioni di pulizia e lasciare inalterato l’assetto della struttura immobile, punto molto importante nel caso in cui sia previsto il pagamento di un affitto. L’installazione, infatti, è semplice e non richiede autorizzazioni particolari, neanche a livello normativo.

Tutto ciò rappresenta un vantaggio anche rispetto a sistemi di riscaldamento come le stufe a legna o a pellet, Esse hanno un maggiore impatto visivo, richiedono interventi più invasivi e, talvolta, necessitano di dispositivi elettrici per la ventilazione, finalizzati alla rimozione dei prodotti di scarico della combustione.

L’assenza di una canna fumaria, la facilità delle operazione di pulizia (quasi nulle) e l’impiego di combustibili eco-sostenibili in quantità ridotte contribuiscono al benessere delle persone e dell’ambiente.

Tipologie di caminetto senza comignolo

Di camini senza canna fumaria ne esistono tanti, tutti in materiali refrattari ai fenomeni di combustione, ma quelli più apprezzati sono essenzialmente tre:

• elettrico;
• a bioetanolo;
• a gas.

Il primo è perfetto per rendere confortevole la temperatura negli ambienti spaziosi. Al giorno d’oggi, sono a disposizione opzioni a basso consumo e alta resa, ponendo come unica condizione la presenza di una presa nelle immediate vicinanze. Non necessitano di combustibile e permettono un rapido riscaldamento, con un notevole risparmio complessivo nel medio-lungo termine. Costruiti in materiale ignifugo, si prestano all’installazione nella zona notte, diventando un valido complemento di arredo.

I camini a biomassa funzionano grazie ai prodotti di scarto delle colture, ridotti allo stato liquido. Disponibili nei più svariati design, assicurano un alto livello di riscaldamento senza formazione di polveri o di ceneri, senza ingiallire i muri. Il risultato è una temperatura confortevole con buona qualità dell’aria. Stilisticamente parlando, offrono il meglio di sé negli ambienti minimali.

Quanto alle soluzioni a gas, infine, il loro funzionamento avviene mediante metano o GPL. A torto ritenuti non troppo affidabili in merito alla sicurezza, sono un’ottima alternativa alle opportunità precedenti, soprattutto in termini economici. Il monossido di carbonio prodotto dalla combustione viene trasformato in anidride carbonica e vapore acqueo per catalisi, a loro volta rimossi grazie a un piccolo passaggio verso l’esterno, predisposto ad hoc per i fumi.

Serena Facchini

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