Che differenza c’è tra grano e frumento?

Che differenza c’è tra grano e frumento?

Oggi parliamo di un argomento insolito ma interessante, ovvero sveliamo cosa sono grano e frumento, se esistono differenze tra i due e se i due termini sono sinonimi o meno, al fine di ottenere una chiave di lettura chiara per comprendere il vasto e vario mondo dei cereali.

 

I cereali sono infatti un elemento essenziale nella dieta, introdotti dall’uomo ormai da millenni. Tra le diverse varietà di cereali, il grano è sicuramente uno dei più comuni e importanti. Tuttavia, anche se grano e frumento sono sinonimi, spesso vengono utilizzati come denominazioni per indicare eventuali tipologie di cereali diverse, ma così facendo si cade in errore. Andiamo quindi a esplorare insieme le caratteristiche uniche del grano e del frumento, che come avrai già intuito indicano la medesima materia prima, approfondendo la loro origine, la composizione e le circostanze di utilizzo. Comprendere questi elementi può aiutarci a fare scelte alimentari più consapevoli e ad apprezzare la diversità di cereali disponibili sul mercato, spesso dati per scontati e le cui fasi di lavorazione risultano sconosciute a molti.

 

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Origine e caratteristiche grano e frumento

 

Il grano e il frumento sono esattamente la stessa cosa: cereali appartenenti alla famiglia delle graminacee. Il grano o frumento, arcaicamente detto anche trittico, è una coltura antica che ha preso piede nei territori a ridosso del Mar Mediterraneo e del Mar Nero.

Il grano è suddivisibile in cinque sottocategorie principali, le quali comprendono: grano duro, grano tenero, spelta o farro grande, farro piccolo e farro medio.

Per la legge italiana, però, si possono definire come “grano” e dunque “frumento” solo i primi due gruppi menzionati.

Dal punto di vista nutrizionale, grano e frumento sono quindi identici. Entrambi contengono carboidrati complessi, proteine, fibre, vitamine del gruppo B e minerali come ferro e magnesio. Tuttavia, la composizione esatta può variare leggermente a seconda della varietà specifica.

 

Il frumento duro è particolarmente adatto per la produzione di pasta e pane, grazie al suo alto contenuto di glutine, una proteina che conferisce elasticità e consistenza ai prodotti alimentari. Il frumento tenero, invece, ha un contenuto di glutine leggermente inferiore ed è spesso utilizzato nella produzione di dolci, biscotti e altri prodotti da forno. Il farro, una varietà di frumento antica, è apprezzato per la sua consistenza masticabile e viene spesso utilizzato in zuppe, insalate o come contorno.

 

Oltre all’uso alimentare, il grano e il frumento hanno anche importanti applicazioni in altri contesti d’uso. Ad esempio, vengono utilizzati a livello industriale per la produzione di biocarburanti, ma sono anche utili per integrare i mangimi per gli animali e come componenti tra i materiali da costruzione.

 

 

Come si ottengono grano e frumento

 

Il grano e il frumento sono due cereali fondamentali nella nostra alimentazione quotidiana, li troviamo quotidianamente di fronte ai nostri occhi, li prepariamo, li degustiamo.

Ma come si ottengono esattamente?

Scopriamo nel dettaglio il processo di produzione del grano e del frumento, dalla semina alla raccolta, per capire meglio come questi cereali arrivano sulle nostre tavole, nonché per apprezzare il duro lavoro di chi li coltiva.

 

Fase 1: la semina

Il processo di produzione di grano e frumento inizia con la semina. Le colture vengono solitamente seminate in autunno, ma già da prima si prepara il terreno, variando in base alle alle condizioni climatiche e alle varietà coltivate. Prima della semina, infatti, il suolo viene preparato mediante aratura e livellamento. Successivamente, i semi vengono seminati, meccanicamente o a mano. I semi vengono distribuiti uniformemente sul terreno e poi coperti con uno strato sottile di terra.

 

Fase 2: germinazione e crescita

Dopo la semina, le colture in seme entrano nella fase di germinazione. L’acqua e la temperatura adeguata stimolano la germinazione dei semi, che emettono radici e germogli. Man mano che la pianta cresce, vengono prodotte foglie e steli che si sviluppano verso l’alto.

 

Fase 3: cura delle colture

Per ottenere una buona resa di grano o frumento, le colture richiedono cura e attenzione durante la loro crescita. Ciò include la gestione delle infestanti, l’irrigazione adeguata, la fertilizzazione e la protezione dalle malattie e dagli insetti nocivi. Gli agricoltori utilizzano tecniche agricole moderne, come l’uso di macchinari per la semina e la raccolta, così come l’applicazione di fertilizzanti e pesticidi se necessario.

 

Fase 4: maturazione

La fase di maturazione è critica per il grano e il frumento. Quando le piante raggiungono la piena maturità, le spighe si formano sulla parte superiore delle piante. Le spighe contengono i chicchi, che sono i semi che verranno successivamente raccolti per l’uso alimentare.

 

Fase 5: raccolta

La raccolta del grano e del frumento avviene quando i chicchi sono completamente maturi e secchi. Gli agricoltori utilizzano macchine mietitrebbie per tagliare le piante e separare i chicchi dalle spighe. I chicchi raccolti vengono quindi trasportati a un’area di stoccaggio o a un’installazione di lavorazione.

 

Fase 6: lavorazione e commercializzazione

Dopo la raccolta, i chicchi devono essere lavorati per rimuovere eventuali impurità e separare i diversi componenti, come la crusca e il germe. I chicchi possono quindi essere distinti in grano duro e grano tenero, per poi essere macinati e pronti per dar vita a prelibatezze culinarie come pane e pasta, amati in tutto il mondo.

 

Differenze tra grano e frumento

 

La vera differenza che emerge non è quindi quella tra grano e frumento, sinonimi indicanti lo stesso cereale, ma quella tra grano duro e grano tenero. Vediamo in cosa sono diversi e quali sono le peculiarità di questi due gruppi di materie prime.

In primo luogo è bene dire che essi divergono principalmente per aspetto e consistenza: se nel primo caso ci troviamo di fronte a chicchi tondeggianti, morbidi e friabili, nel secondo il grano è duro e difficile da spezzare.

Proprio basandoci su questa prima distinzione, possiamo chiaramente dire che mentre dal grano tenero si ottengono la farina bianca e il pane più comunemente commercializzato, invece da quello duro si ricavano la semola, detta anche farina di frumento, alcune varietà di pane e la pasta secca.

 

 

Non possiamo concludere senza raccontare alcune curiosità sul grano, un cereale affascinante, ricco di storia e curiosità interessanti

 

  • Il grano è uno dei primi cereali coltivati dall’uomo. Le prime evidenze di coltivazione del grano risalgono a circa 10.000 anni fa, nel periodo neolitico. Da allora, è diventato uno dei pilastri dell’agricoltura e dell’alimentazione umana;
  • Il grano ha una grande importanza culturale in molte società. È spesso associato a celebrazioni, festività e tradizioni culinarie in diverse parti del mondo, come il pane nella religione cristiana o il pane azzimo nella Pasqua ebraica;
  • Fino ad oggi, il grano geneticamente modificato (OGM) non è ampiamente coltivato o commercializzato. La maggior parte del grano coltivato nel mondo è di varietà convenzionali, ma la ricerca sugli OGM nel grano continua.