Di cosa si occupa la figura del naturopata?

Di cosa si occupa la figura del naturopata

Negli ultimi anni è stato facile assistere ad un aumento importante del numero di coloro che, per curare o trovare sollievo da alcune patologie debilitanti sia dal punto di vista fisico che psicologico, si sono rivolti alle cure di un naturopata. Lo scopo è affiancare le tradizionali cure mediche ad un percorso di salute naturale che comprendesse anche un miglioramento del proprio stile di vita attraverso un’alimentazione equilibrata e, soprattutto, l’aiuto di rimedi naturali per trovare una soluzione alle proprie problematiche di salute. Un supporto del genere viene offerto da una figura specifica, quella del naturopata, che, negli ultimi anni, è riuscita a mostrare la sua professionalità a più livelli rendendo la naturopatia accessibile e utile a molte persone.

La naturopatia ha origini antichissime e il suo scopo principale consiste nel mettere l’organismo, attraverso l’utilizzo di varie pratiche olistiche, nelle condizioni di rigenerarsi autonomamente attraverso un processo di purificazione ed eliminazione delle tossine accumulate nel tempo che vanno ad aggravare uno stato di salute debilitante.
Per ottenere risultati mirati e soddisfacenti è necessario l’intervento del naturopata che mettendo in pratica le suddette tecniche olistiche. Utilizza alcuni rimedi naturali, valuta il soggetto nella sua interezza (caratteristiche fisiche e aspetti emotivi e psicologici) e lo guida in un percorso di ripristino della salute offrendogli gli strumenti necessari a trovare all’interno del proprio organismo l’energia fisica e mentale per affrontare la propria malattia.
È molto importante sottolineare e tener presente che il naturopata è un professionista ma non è un medico. Non è insolito trovare medici che sono anche naturopati.

Il naturopata non può fare diagnosi né tantomeno prescrivere farmaci. Questo non significa che la naturopatia si ponga in contrapposizione alla medicina tradizionale o in sua sostituzione, anzi, vuole essere complementare ad essa. Il naturopata riveste il ruolo di operatore del benessere olistico in grado di risvegliare le risorse presenti in ognuno di noi e momentaneamente assopite andando a sollecitare le nostre naturali difese immunitarie che, una volta stimolate, producono l’energia necessaria alla salute e al benessere di tutto il corpo.

Cosa fa il naturopata?

La caratteristica fondamentale di questa figura professionale sta nel tipo di analisi che compie sul suo paziente: infatti, dopo aver analizzato le sue caratteristiche fisiche e preso atto di eventuali patologie presenti, prende in considerazione gli aspetti emotivi e psicologici della persona che ha di fronte e ne valuta l’incidenza all’interno della sua vita e della sua quotidianità. Com’è facile immaginare, la componente psicologica, l’ansia e lo stress possono avere un peso importante sul nostro stato di salute.
Concluso questo primo step fatto di analisi del soggetto, il naturopata crea un percorso personalizzato mirato, attraverso l’utilizzo di varie tecniche, al ripristino del corretto equilibrio psicofisico e all’eliminazione delle tossine in eccesso che vanno a sovraccaricare l’organismo impedendogli di depurarsi e rigenerarsi.
Quindi, se la medicina tradizionale si concentra soprattutto sull’analisi dei sintomi avvertiti dal paziente e cerca di combattere la malattia di cui sono manifestazione, la naturopatia e il naturopata sono soprattutto alla ricerca delle cause che hanno dato origine alla problematica del paziente.

Esistono studi specifici per diventare naturopata?

Al contrario di quel che avviene nel resto d’Europa, solo in Italia la figura del naturopata non è giuridicamente riconosciuta. Solo alcune regioni come la Lombardia, la Toscana, l’Emilia Romagna e la Liguria, hanno predisposto delle normative che disciplinano la formazione e l’attività del naturopata, visto che la proposta di legge che dovrebbe regolamentarne la figura risale al 2010 ed è ancor a livello di bozza.

Questo vuoto legislativo porta anche all’assenza di un albo professionale, di un sindacato, ma soprattutto di scuole legalmente riconosciute.
Esistono, comunque, corsi o seminari organizzati da varie università, ma anche vere e proprie scuole di formazione che attivano corsi molto interessanti e qualificati dalla durata minima di tre anni fino ad un massimo di cinque anni, dipende dal grado di approfondimento che si vuole raggiungere.

Per scegliere il corso o la scuola più adatti alle proprie esigenze è sempre bene, dove possibile, ascoltare le impressioni e l’esperienza di chi li ha già frequentati. Soprattutto, bisogna valutare attentamente l’offerta didattica proposta, il livello di preparazione dei docenti, accertarsi che ci sia la possibilità di frequentare stage e tirocini per mettere in pratica la teoria, oltre, ovviamente, al costo complessivo del percorso formativo.
I corsi per diventare naturopata possono essere frequentati da chiunque, ma sarebbe importante che chi volesse compiere questa scelta lavorativa fosse in possesso di alcuni requisiti fondamentali come l’interesse per le pratiche naturali, la capacità di comunicazione, l’apertura mentale e l’empatia, tutte qualità indispensabili per entrare in stretto contatto con il paziente e analizzarne corpo e mente.

Naturopata: gli sbocchi lavorativi

Oggigiorno è in continua crescita l’adozione di uno stile di vita improntato al benessere psicofisico che passa attraverso un’alimentazione corretta, un’attività fisica adeguata, ma anche e soprattutto attraverso la consapevolezza che, per ottenere risultati concreti e duraturi nel tempo, è necessario affidarsi a figure professionali dalla lunga esperienza e largamente qualificate.

In quest’ottica, è facile capire perché negli ultimi anni la figura del naturopata abbia avuto una sempre maggiore visibilità e abbia suscitato l’interesse di molti aspiranti tali, anche in considerazione del fatto che si tratta di una professione sempre più richiesta e con grandi potenzialità per il futuro.
Essendo essenzialmente un consulente del benessere psicofisico della persona, il naturopata trova la sua naturale collocazione in un contesto lavorativo direttamente collegato alla salute e all’equilibrio tra corpo e mente.

Dopo aver conseguito il diploma in naturopatia, egli può lavorare sia come libero professionista all’interno di un proprio studio privato o come consulente oppure come dipendente presso studi medici, farmacie, erboristerie, centri benessere, centri termali, ma anche presso le strutture dell’assistenza pubblica.
Le competenze del naturopata verso le quali si può fare affidamento sono molteplici ed ognuna è indirizzata al raggiungimento e mantenimento di un determinato ambito del benessere fisico e mentale: parliamo, ad esempio, di materie come la riflessologia plantare, l’aromaterapia, la fitoterapia, l’iridologia, la floriterapia e l’alimentazione naturale.

Serena Facchini

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