Un Demone o un amico verde legale?

Un Demone o un amico verde legale?

Cercheremo di sfatare falsi miti sul demone verde cercando di farlo diventare più un amico verde.

Di cosa stiamo parlando… del CBD!

Si per molti è un demone da tenere alla larga dalle proprie vite e anche solo il nominarlo ci infonde disagio e antipatia. Forse questa visione deriva da una mancanza di informazione e una guerra stereotipata perseguita da anni dai proibizionisti di cui il mondo è pieno.

In questo articolo non parleremo della legalizzazione della Marijuana (definiamo così la cannabis con alti tenori di thc che è la molecola psicotropa della cannabis) o degli effetti che tale pianta ha sul nostro corpo e sulla nostra psiche; ma vorremmo concentrarci su uno degli oltre 70 cannabinoidi presenti nelle piante di cannabis sativa cioè il Cannabidiolo con il suo acronimo CBD.

Il Cbd è quella molecola che in chimica viene identificata con la seguente formula C21H30O2 ed è una sostanza dalle molteplici proprietà benefiche. Vogliamo sottolineare che è una sostanza che non è psicoattiva o psicotropa quindi non ha nessuna funzione, come definisce lo Stato, “drogante” e per questo completamente legale e di libera vendita.

Per fortuna negli ultimi anni, anche grazie alle nuove forme di legalizzazione della cannabis nel mondo, si stanno scoprendo nuove molecole all’interno di questa pianta tanto demonizzata ma per fortuna da altri tanto osannata. Da quando, negli Stati Uniti, società molto importanti stanno investendo milioni di dollari su questa pianta si stanno scoprendo cose che fino a poco tempo fa erano sconosciute, come appunto gli effetti terapeutici di molti dei cannabinoidi presenti nelle piante di cannabis, e il Cbd si sta rivelando una delle molecole più promettenti di tutte.

Scopriamo insieme perché è così tanto promettente.

Per prima cosa come abbiamo detto non è “drogante” e quindi è possibile usarlo su praticamente tutta la popolazione umana, la cui tolleranza risulta molto alta e con effetti collaterali molto bassi e spesso di poco conto (va sempre dosata e ricordiamo che il corpo umano è sempre diverso uno dall’altro quindi soggettivamente ci possono essere più o meno effetti collaterali).

Altra cosa molto importante che il CBD non da dipendenza ma ha effetti rilassanti, anticonvulsivi, antiossidanti, antidistonici, antinfiammatori, aiuta ad avere un sonno più regolato ed è distensivo contro ansia e panico oltre ad essere un ottimo miorilassante.

Nuovi studi stanno rivelando tutto il suo potenziale e stanno mostrando la capacità di attenuare la pressione endo-oculare fino ad essere un promettente antipsicotico atipico.

Non dovete fare di tutta l’erba un fascio!

Perché spesso anche se simile all’aspetto si parla davvero di tutt’altra storia e in questo caso è una bella storia a lieto fine… anche se una fine ancora non è scritta in quanto è da poco, come vi abbiamo detto, che si sta ristudiando questa pianta dalle mille proprietà.

Cerchiamo informazioni più dettagliate invece di ancorarci a visioni, a chiacchiere o a finti scienziati che magari devono dire la loro solo per mero interesse. Vi ricordiamo che l’Italia prima del proibizionismo era la prima produttrice di Cannabis sativa di tutta l’Europa.

Pensiamo che provare almeno una volta un prodotto nuovo sia l’unica cosa che davvero può farvi cambiare idea.

Speriamo che leggendo queste poche righe possiate vedere questi negozi di Cbd o cannabis light, spesso aperti da giovani imprenditori italiani come i ragazzi di Weeds Store, giovani romani che hanno investito loro stessi in questo settore, in maniera diversa…vedere per credere!

Questi negozi non sono frequentati, come pensa qualcuno, da drogati o da chi cerca lo sballo in quanto vi ricordiamo che tale cannabis non ti droga. Assurdo dirlo ma è come se si facesse la guerra alla birra analcolica; avete mai sentito di patenti ritirate perché uno si è bevuto una birra analcolica? Questi negozi vendono una cannabis analcolica che però ha effetti benefici riconosciuti da tutto il mondo scientifico. Fatevi la vostra idea. Anzi, proprio per far capire una delle grandi differenze tra regolarizzare vendita ed uso di CBD rispetto alla NON regolarizzazione di vendita ed uso di alcolici vi lasciamo un rimando al Ministero della Salute con alcuni dati molto reali quanto spiacevoli. Che facciano riflettere tutti.