Fotovoltaico e biodiversità

Fotovoltaico e biodiversità

I pannelli solari mettono a rischio la biodiversità? La preoccupazione di molti è quella che i pannelli fotovoltaici possano rovinare un certo territorio. La verità proviene da uno studio tedesco e potrebbe sorprendere le persone più attente alla salute dell’ambiente.

I pannelli fotovoltaici consumano il suolo?

Essendo installazioni artificiali, si pensa che i pannelli solari siano nocivi per l’ambiente ma, in realtà, non ci sono veri e propri riscontri su questa supposizione.

 

Come afferma Viridis Energia, I pannelli solari non interferiscono con la biodiversità e la vita degli animali che vivono liberamente nella zona.

Pannelli solari nei pascoli

In Australia sono stati installati numerosi impianti fotovoltaici nelle campagne vicine alle città. L’esperimento prevedeva l’installazione di pannelli nelle aziende agricole in cui era previsto il pascolo di animali, in particolare, pecore.

 

Nonostante lo scetticismo iniziale, molte aziende hanno accettato e sono rimaste sbalordite per i risultati: i pannelli solari, infatti, durante la notte si ricoprono di goccioline di rugiada che scivolano lungo la superficie e innaffiano la terra circostante, mantenendo l’erba sempre idratata e ricca di nutrienti.

 

Le pecore non sembravano affatto disturbate dalla presenza degli impianti e pascolavano tranquillamente vicine e sotto gli stessi. Brucavano l’erba e gli allevatori si dicevano entusiasti del loro stato di salute. Molti hanno ammesso che la lana risultava più morbida e il latte più nutriente.

 

I motivi sono principalmente due: il terreno è costantemente irrorato dalla rugiada che si deposita sui pannelli, mentre le pecore sono coperte dal sole e la loro lana non viene intaccata dai raggi UV.

Lo studio di Solarparks

L’esperimento australiano non è la sola dimostrazione che i pannelli fotovoltaici non vanno a intaccare la biodiversità del territorio. Un recente studio tedesco da parte di Solarparks, Gewinne für die Biodiversität e pubblicato da Bundesverband Neue Energiewirtschaft ha dimostrato che il 100% dei terreni con installazioni di pannelli solari ha presentato una biodiversità ricca e in salute.

 

Il terreno non presentava danni, gli animali selvatici pascolavano tranquillamente nelle vicinanze dei pannelli e, anche al momento della rimozione degli stessi, non sembravano esserci tracce di deterioramento che compromettessero un futuro utilizzo del terreno, anche per scopi agricoli.

 

I ricercatori hanno sottolineato che i veri effetti dell’impiantistica fotovoltaica si possono verificare nel lungo termine, ma che per ora i risultati lasciano ben sperare in una compatibilità tra fotovoltaico e biodiversità.

Gli esperimenti agro-fotovoltaici

La sfida attualmente in Europa è quella di portare alla convivenza il fotovoltaico e i terreni agricoli. I produttori sono molto scettici nel cedere i loro ettari ad aziende energetiche, sia per una questione pratica (temono cioè che il terreno possa risultare danneggiato dopo l’installazione) sia economica, per paura che intervengano le grandi aziende produttrici di energia elettrica per il controllo del terreno.

 

Dalla stessa Australia ci giungono gli esperimenti di Wynergy che sta puntando all’installazione di impianti da 5 MW con pannelli montati su strutture rialzate e sistemi di tracking mono-asse, per consentire il libero passaggio degli animali al di sotto dell’impianto.

 

Resource Efficient Land Use è poi l’esperimento di Fraunhofer ISE, stituto tedesco specializzato negli studi per l’energia solare, che sta portando i pannelli fotovoltaici nei terreni coltivati, per trovare un equilibrio tra la produzione di energia pulita e quella di alimenti in un territorio non contaminato.

 

Viridis Energia, come molte altre aziende che investe nelle fonti rinnovabili, sostiene questi progetti, con soluzioni per promuovere e installare il fotovoltaico in Italia. Così da proporre soluzioni su misura per ogni cliente, per passare all’energia pulita e investire in un settore sempre più in crescita.